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( Di nuovo vivo )
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( Non c'č bisogno di punirmi per corteggiarmi )
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( Le stelle non mentono )
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( Vuoi sposarmi? )
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( Tre punti )
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( Da quando era cosė sexy? )
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( In eterno nel tuo cuore )
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( Era tutto finito )
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( L'errore pių grande )
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( Grotta )
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( Cazzo se lo amava )
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( Futuro )
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( Cuoricini sul quaderno )
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( Aveva perso tutto )
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( Figlio )
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( Cuore in subbuglio )
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( Tea )
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( Anche lui era umano )
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( Non vacillare )
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( Un pugno meritato )
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( Cuore debole )----
( Non andartene )
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( Il mio cuore č tuo )
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( Cuore che arde )
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( Cuori spezzati )
Il cuore di Kagami batteva furioso, nervoso per quell’assurda situazione nella quale era andato a insinuarsi con quel ragazzino.
La ferita all’addome non era grave ma lo sguardo preoccupato di Chuutaro la faceva quasi sembrare mortale.
«Ti… ti sei fatto male?» domandò Chuutaro, tremante e pieno di ansia per la sua salute.
Nessuno si era mai preoccupato per lui, e quel cuore che credeva arido sembrò fiorire.
«Solo un graffio,» rispose cercando di darsi un contegno.
Chuutaro sorrise sollevato e, ancora una volta, Kagami si sentì perso nel genuino affetto che il ragazzino stava rivolgendo proprio a lui.
Il primo volto che Atsushi vide al suo risveglio fu quello del Saniwa. Il suo sorriso era rassicurante, la fronte imperlata dal sudore per lo sforzo.
«Benvenuto tra noi, Atsushi Toushirou,» lo accolse e Atsushi si rese conto di poter respirare.
Boccheggiò sorpreso, cercando di capire come far funzionare quel corpo estraneo.
Atsushi si agitò, sconvolto. Non era più fatto d’acciaio: c’era carne, e nel petto c’era un cuore.
Un cuore che stava battendo così forte da fargli male.
Il Saniwa lo accompagnò in quei primi istanti, paziente e gentile.
Quella sarebbe stata la sua nuova vita.'
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