Juice odia il freddo
Feb. 23rd, 2021 11:32 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Fandom: Sons of Anarchy
Personaggi: Juan Carlos Ortiz "Juice", Filip Telford "Chibs"
Rating: SAFE
Parole: 445
Note:
Ambientata durante la terza stagione
Le età canoniche dei pg non sono mai state rivelate e non mi piace basarmi sull’età degli attori (10 anni di differenza) perché Theo sembra molto più giovane della sua età XD Quindi per me Juice ha 25 anni mentre Chibs 45.
Juice odiava il freddo.
Per uno come lui, abituato alle calde temperature di Charming, il meteo di Belfast era un vero e proprio strazio.
Si sentiva gelare fin dentro le ossa, e neanche le due coperte extra che aveva rubato ad un prospect dei SAMBEL sembravano essere in grado di placare i brividi e lo sbattere dei suoi denti.
Belfast non era un brutto posto, quello doveva ammetterlo, ma in quei momenti sentiva davvero di detestarlo. Lo odiava a tal punto che il suo minuscolo appartamento, con la caldaia rotta, gli mancava tanto quanto le stanze riscaldate della clubhouse.
Sentiva la mancanza dell'afa dei deserti e delle strade asfaltate della California, ed era pronto a giurare che pur di non sentire più quel gelo si sarebbe addirittura messo a lavorare per ore su qualche motore bollente nel garage.
E sarebbe stato fottutamente bello il poter condizionare la sua mente con quei rassicuranti e caldi pensieri, ma sfortunatamente quel tipo di psicologia era una gran stronzata.
Solo una persona poteva aiutarlo e quel bastardo sembrava quasi amare il farsi attendere un quel modo.
Juice sbuffò irritato, stringendosi il più possibile tra le sue coperte, e fu solo il leggero cigolio della porta a distoglierlo del tutto dai suoi pensieri, donandogli un pizzico di speranza.
«Dormi?», la voce calma e bassa di Chibs riempì delicatamente il silenzio della stanza.
«Secondo te?», ribatté Juice, nascondendo il sollievo dietro l'irritazione.
«Immagino tu abbia freddo», ironizzó Chibs, sedendosi sul letto per privarsi degli scarponi.
«Sono ad un passo dal sentire le palle ritirarsi, vedi un po' tu», rispose. Sapeva di suonare un poco petulante in quel modo, ma detestava per davvero il freddo e non era per niente in grado di nasconderlo… almeno non di notte, non mentre sapeva di meritarsi almeno quattro ore di sonno stretto al corpo caldo e accogliente del suo partner.
«Quello sarebbe un problema», lo assecondó Chibs, palesemente divertito, «le tue palle mi piacciono parecchio».
«Se non ti muovi quelle palle non le vedrai più. Letteralmente e non», mugugnò strappando una roca risata all’uomo.
Chibs non rispose ma si sollevò di nuovo dal letto per scostare le coperte e distendersi finalmente accanto a Juice che, ovviamente, gli fu subito addosso alla ricerca del calore che quel corpo era in grado di donargli ogni notte - anche in quelle fin troppo bollenti della California.
Intrecció le gambe attorno a quelle del suo compagno e si premette completamente contro di lui come per impedirgli di allontanarsi - cosa che, come ben sapeva, era impossibile.
«Va meglio, Juicy?»
L'alito caldo di Chibs gli accarezzò il viso, strappandogli un sospiro sollevato e un minuscolo sorriso.
«Ora sì».