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Fandom: The Dragon Prince
Personaggi: Viren, Aaravos
Rating: NSFW
Parole: 405
Prompt: 76. Quando
Note:
Ambientata all'inizio della Terza Stagione.
Era un gioco perverso quello di Aaravos. Un passatempo del quale avrebbe potuto fare a meno ma che gli assicurava in un certo qual modo il totale potere su quell'umano.
"Ah", si disse compiaciuto, "gli esseri umani hanno una mente così debole".
Viren era dotato di grandi abilità e trovava interessante la sua persona ma, così come tutti quelli della sua specie, era cieco a ciò che si muoveva nell'ombra… e Aaravos aveva fatto di quell'oscurità quasi un'arte.
Gli esseri umani, Viren non faceva eccezione, si soffermavano spesso solo su alcuni quesiti, quali il "come" o il "dove", ma mai si chiedevano per davvero "perché?".
Perché Avizandum lo aveva rinchiuso? Perché si era mostrato tanto accondiscendente nell'aiutare Viren? Perché perdeva tempo nel sedurlo quando già aveva tra le mani la totale fiducia di quell'uomo?
Avrebbe risposto se solo Viren gli avesse posto quella domanda, ma tutto ciò che voleva sapere era un semplice: «Quando?»
Quando gli altri Re avrebbero compreso la minaccia di Xadia? Quando avrebbe potuto donare a Katolis la pace e la prosperità che meritava?
E Aaravos sapeva che con quella sua sete di potere, mascherata dal bisogno di ricchezza per la sua terra, Viren e in seguito anche sua figlia sarebbero diventati la chiave per la sua liberazione.
Era un piano perfetto, nascosto nell'ombra creata dal suo «Come posso servirti?» ed alimentato da quel gioco perverso di sussurri e seduzione, volto solo a donargli un po' di sollazzo mentre attorno ai polsi incatenati di Viren stringeva delle manette che con lo scorrere del tempo sarebbero diventate sempre più strette.
«Tutto ciò che desideri, presto sarà nelle tue mani», lo ammaliava con quelle parole soffiate direttamente nell'orecchio dell'uomo, «dovrai solo allungare le mani e afferrarlo».
Lo aveva sedotto con quelle promesse, inducendo il suo corpo a cadere vittima dei desideri carnali. Era interessante osservare Viren sgretolarsi al solo sentire la sua voce roca e bassa, adorava osservarlo mentre si muoveva quasi con difficoltà per potersi toccare nonostante i polsi ammanettati.
Quello era solo una piccola parte del potere che sapeva di avere sull'uomo, ma di certo era il più appagante per quest'ultimo.
«Quando?», esalava sempre Viren, muovendo rapidamente la mano, spingendo il bacino verso l'alto alla ricerca di un contatto maggiore, «Quando tutto sarà mio?»
«Presto, amico mio», sussurrava ogni volta Aaravos senza nascondere il suo compiacimento, sperando che quel "presto" fosse anche la risposta al: "Quando sarò finalmente libero da questa prigione?"