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Fandom: Kuroko no Basket
Personaggi: Nijimura Shuuzou, Haizaki Shougo
Rating: SFW
Parole: 460
Prompt: Spokon
Note:
Ambientata post-manga. Hanno una relazione, frequentano l’università insieme, sono compagni di squadra in una nota squadra di basket e sono due idioti. Io li amo.
Haizaki sorrideva compiaciuto e tutto quello che voleva fare Nijimura era letteralmente spaccargli la faccia. Non che stesse facendo chissà quale stronzata, ma Shuuzou odiava perdere anche quando si trattava di giochi stupidi come il koi-koi. Tra l’altro odiava tutti i giochi di carte, ma non avevano altro da fare visto che l’indomani avevano un match contro una delle squadre più forti del Campionato Universitario di Basket. E quella era una regola non scritta della loro relazione: prima di una partita, o durante i ritiri sportivi, non si faceva sesso.
«Tu non me la racconti giusta», ringhiò infatti, nervoso e incapace di accettare la sua sconfitta.
Shougo, che teneva le carte aperte a ventaglio sulla mano, ghignò e si leccò le labbra, inclinando un poco il capo.
«Sei tu che non sai giocare, e sei anche un pessimo perdente», ribatté.
Nijimura grugnì.
«Stai imbrogliando, lo so», rispose con sicurezza, cercando di ignorare la parte più logica del suo carattere che gli ricordava non solo che quello era un gioco ma anche Haizaki aveva effettivamente ragione: non sapeva perdere.
Ma da lì ad ammettere che il suo ragazzo avesse ragione... beh: gli asini avrebbero dovuto iniziare a volare.
«Sono davanti a te e credi che io stia barando? Pensi davvero che abbia bisogno di questi i mezzucci per farti il culo?»
Un calcio Shougo diritto nello stinco, strappandogli un verso di dolore e un "Bestia" sibilato a denti stretti.
«So che stai nascondendo qualcosa», sibilò.
«Ti ripeto», esclamò Haizaki, ritirando le gambe al petto, sopra la sedia, per schivare dei possibili calci, «che non ho bisogno di imbrogliare per stracciarti. Quindi piantala di fare il mocciosetto e accetta la sconfitta».
Questa volta fu una mano a scattare verso Shuuzou. Nijimura lo afferrò per il colletto attirandolo a sé per far scontrare le loro labbra in un bacio duro. Haizaki mugugnò, cercando subito di approfondire quel contatto, ma il più grande si allontanò prontamente per potergli sventolare davanti al naso alcune delle carte con i punti maggiori del mazzo di hanafuda.
«E queste?», cantilenò con soddisfazione, «Avevi per caso degli assi nella manica?»
Haizaki, con gli occhi sgranati per la sorpresa, boccheggiò come un pesce fuor d’acqua alzando poi le mani in un chiaro segno di resa.
«Non è come sembra», dichiarò.
«Ah no?», Nijimura sorrideva quasi sereno, riuscendo a sembrare al tempo stesso anche minaccioso, «Sai che ti dico? Forse hai ragione, non so perdere, ma da domani niente sesso per un'intera settimana». Haizaki emise un verso strozzato. «Ma il sesso post-partita...» «Tu imbrogli. Io detto nuove regole», dichiarò con solennità, anche se era conscio che lui stesso non sarebbe riuscito a mantenerle, «E un'altra cosa: prova a propormi un'altra volta di giocare ad hanafuda e la settimana diventerà un mese»