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[personal profile] kurecchi

Fandom: Originale

Personaggi: Original Characters

Rating: SFW

Parole: 675

Prompt: Differenza di età - Originale / Safe

Note:

  1. Estremamente stupida… ma mi è piaciuta XD

  2. Nate ha 38 anni. Tom ne ha 28.


Il primo bacio tra Nate e Tom difficilmente si sarebbe potuto definire 'romantico' visto che lo avevano fatto più che altro per scandalizzare un loro collega dalle vedute un po' troppo strette.

Avevano sentito dei commenti poco carini da parte sua sugli omosessuali, e se da una parte Tom era dichiaratamente gay e quindi toccato personalmente da quelle parole, dall'altra c’era Nate che, dall'alto dei suoi 38 anni, aveva sempre cercato di ‘ergersi a difensore del popolo’. Anche se quello significava andare a baciare uno dei suoi colleghi più giovani davanti ad uno dei più rompipalle.

Per quel motivo Nate sapeva perfettamente di non poter essere preso come un buon esempio, ma ad essere sinceri non gli era mai importato granché. Inoltre, aveva sempre avuto un rapporto particolare con Tom, e ad entrambi era bastato uno sguardo per far unire le loro labbra in un bacio umido e lungo.

Non lo avevano pianificato, ma entrambi dovevano aver pensato che sarebbe stato divertente baciarsi davanti a Kevin nel bel mezzo del reparto surgelati.

Kevin si diede subito alla fuga, emettendo un vago lamento tra il disgusto e l'imbarazzo che fece subito scoppiare a ridere i due, palesemente soddisfatti dal risultato della loro trovata - e, soprattutto anche al solo pensiero della faccia che avrebbe fatto Kevin ogni volta che li avrebbe guardati.

«Mi sa che lo abbiamo ‘guastato’», commentó Tom, asciugandosi le lacrime. I suoi occhi brillavano esaltati e le fossette sulle sue guance lisce sembravano essersi fatte ancor più profonde per il divertimento.

«Per un bacetto? Ma che verginello!», continuó Nate, «E comunque... non baci male. Complimenti Tommy», ammise poi con un sorrisetto malizioso. Perché a dirla tutta, anche se quella situazione sarebbe dovuta apparire assurda sotto ogni punto di vista, Nathan amava la sincerità. Tutti in quel market avevano in qualche modo dovuto imparare a fare i conti con il suo essere un po' sopra le righe… ma per fortuna Tom era quello con il quale riusciva ad andare più d'accordo, e infatti non si sorprese nello scontrarsi con un ghignó compiaciuto che spuntó in risposta sulle labbra dell'altro ragazzo. Cosa che gli fece comprendere di essere ampiamente ricambiato.

«Non ci avrai preso gusto, Nate?», lo stuzzicó.

«Sei stato tu a metterci la lingua», ribatté, ricevendo come pronta risposta un: «Era per renderlo più credibile», che rubó ad entrambi una nuova esplosione di risate.

Ed fu con quella leggerezza che si scambiarono un secondo bacio altrettanto lento e calmo. Un po' più studiato e attento di quello che lo aveva preceduto e Nate non poté non ammettere di non essere assolutamente schifato. Tom era davvero bravo nel baciare - quel ragazzino sapeva come usare la lingua -, e lui non voleva essere da meno. 

Tentò infatti di approfondire quel contatto che si sposto dalle bocche ai loro corpi, ormai stretti in un abbraccio che lo portò alla cieca ricerca di una superficie solida sulla quale appoggiarsi, tant'è che Tom finì con le spalle contro il frigo dei surgelati.

Fu una leggera tosse a distrarli abbastanza da costringerli a interrompere quel bacio e a portare lo sguardo su Alice, un'altra loro collega, che li stava fissando con le braccia conserte attorno al petto ed un'espressione tra il divertito e il seccato.

«Trovatevi una stanza, cretini», li riprese prima di allontanarsi.

La guardarono entrambi per qualche momento senza riuscire a rispondere poi, riprendendo il controllo dei loro corpi, si allontanarono.

Nate avrebbe sicuramente continuato a pomiciare con Tom, ma farlo durante il turno di lavoro - anche se si trattava del turno notturno -, non era l'ideale.

«Non male», concesse però il più giovane, leccandosi le labbra.

«Certo», ribatte Nate, «sono il migliore».

Ci concessero un'altra risata.

«Mm... non lo so, forse dovrei controllare meglio. Magari dopo, con più calma», propose infine Tom fingendosi pensieroso e approfittando di quel momento per mettere un po' di distanza tra sé e Nate.

«Forse hai ragione», commentó il più grande, «fine del turno a casa mia?»

«Casa mia è più vicina».

Nate ridacchió.

«Voi giovani siete sempre così… impazienti».

 

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