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Fandom: Final Fantasy XV

Personaggi: Original Characters [Presenti anche: Cor Leonis, Noctis Lucis Caelum e Prompto Argentum]

Rating: SAFE

Parole: 1235

Prompt: The Observer

Note:

  1. Questo è quello che succede quando, giocando a FFXV Comrades finisci per chiederti "Ma i miei oc... che passato hanno?!" e quindi ecco a voi una raccolta di racconti sui personaggi che ho creato su Comrades XD
  2. Il prompt "The Observer" è inteso al plurale qui, perché ho creato Diana e Cecilia come due fangirl osservatrici in silenzio XD


Capitolo 3 - Babysitting [Diana & Caecilia]

Non era raro per gli Angoni venire convocati dalla Guardia Reale per svolgere dei compiti ben lontani dalla protezione dei confini di Insomnia. Vi erano infatti turni di ronda notturna per le strade della capitale o nella stessa Cittadella, alle volte dovevano presenziare ad eventi pubblici come guardie della Famiglia Reale o, quando Drautos era di cattivo umore, dovevano addirittura occuparsi del traffico - punizione che era più volte aspettata a Nyx Ulric.

Non erano compiti che tutti svolgevano volentieri, ma Diana e Caecilia non erano solite lamentarsi di quelle brevi missioni prive di qualsivoglia pericolo. Erano guerriere ma l'idea di trascorrere una serata lontane da Daemon, MT e dal pensiero dell'Impero, per dedicarsi alla più semplice 'osservazione' non era poi così male. Per quel motivo accettavano sempre di buon grado le convocazioni di Drautos o di Cor Leonis.

Infatti, quando il telefonino di servizio di Caecilia suonò ed apparve il contatto del Generale Leonis, questa non poté non esibirsi in un ampio sorriso. 

«Qui Navalia», rispose senza pensarci due volte, andando rapidamente alla cassa del market nel quale stava facendo la spesa.

«Ho un compito per te ed Heilwig».

La voce di Cor era profonda e controllata, forse un po' stanca, ma quelli non erano affari di Caecilia.

«Ricevuto. Quali sono i dettagli?», domandò scaricando la sua spesa.

«Autista e guardia del corpo del Principe e di un suo compagno», spiegò brevemente Leonis, «orario diciannove zero zero. Garage della Cittadella. Abiti borghesi su richiesta del Principe».

Caecilia appuntó tutto mentalmente.

«C'è altro che dobbiamo sapere?», chiese pagando il conto e imbustando i vari prodotti.

«Negativo. Altri dettagli vi saranno forniti alla Cittadella», concluse Cor, chiudendo la conversazione dopo un: «Ricevuto», della giovane donna.

Il sorriso che le si era stampato in volto sembrò allargarsi ulteriormente e, busta ben stretta in mano, si avviò rapida verso l'appartamento che divideva con Diana, desiderosa di darle la notizia.

Non era la prima volta che dovevano fare da babysitter al Principe, ed anche se non erano solite chiacchierare con lui e il suo amico - dovevano comportarsi come guardie del corpo invisibili -, entrambe avevano trovato una ragione più che valida per accettare di buon grado quel genere di compito. Era un motivo che difficilmente sarebbe stato condiviso dal resto degli Angoni, ma che faceva sentire entrambe parecchio esaltate. Come due adolescenti davanti al concerto di un loro idolo.

Spalancò la porta dell'appartamento, annunciandosi con un: «Missione Promptis», che spinse Diana a correre fuori dalla sua stanza con i capelli disordinati raccolti in una crocchia e la copertina in pile ancora sulle spalle - erano in pieno inverno, e tra le due Diana era quella che soffriva di più le basse temperature di Insomnia. 

«Quando? Dove?»

«Oggi alla Cittadella. Alle sette di sera. In borghese», la aggiornò, «deve essere uno dei giorni Gladnis»

«Ci voleva proprio questa buona notizia», commentò Diana senza nascondere la sua soddisfazione.

Già, si concesse mentalmente anche Caecilia con lo stesso compiacimento, quella era davvero una buona notizia.






Si presentarono in perfetto orario alla Cittadella, indossando abiti borghesi dai colori scuri, abbastanza comodi per poter passare sia la serata che dover combattere contro qualche malintenzionato. Sui loro visi vi era una maschera di autocontrollo che riuscirono a mantenere anche quando videro Cor scortare verso le macchine il Principe Noctis e il suo amico, Prompto Argentum.

«Navalia. Heilwig», le salutò l'uomo con un cenno del capo e le due risposero con un semplice: «Generale Leonis», rimanendo poi in silenzio in attesa di altri ordini.

«Vi affido il Principe», dichiarò Cor, porgendo le chiavi della macchina a Caecilia. Dal tono usato, non sembrava soddisfatto dall'assenza di dettagli, e sia Caecilia che Diana immaginarono che il Principe non si fosse sprecato granché nel condividere con lui i suoi progetti.

«Non dirlo come se stessi prestando una macchina», si lamento proprio quest'ultimo alzando palesemente gli occhi al cielo.

«Non si preoccupi Generale, li riporteremo a casa senza graffi entro mezzanotte», si permise di commentare Diana con un mezzo sorrisetto.

«Questo lo vedrò io», ribatté il Principe aprendo la portiera della macchina, «andiamo Prom!»

Prompto sussultò nel venire richiamato e, ridacchiando, rivolse un sorriso alle due a mo di saluto e ringraziamento, per poi raggiungere il Principe all'interno della vettura.

Cor parve quasi concedersi un sospiro e con un altro cenno del capo si allontanò, lasciando sole le due.

«Si inizia», mormorò Diana, spostandosi per entrare nella macchina dalla parte del passeggero. Aveva ancora in viso la sua maschera di controllo ma i suoi occhi brillavano divertiti tanto quanto quelli di Caecilia, che a sua volta si sedette sul posto di guida.

Come un copione già scritto, il Principe le avrebbe per lo più ignorate - si sarebbe rivolto loro solo per indicare la destinazione del viaggio - e Prompto avrebbe avuto occhi solo per Noctis. E loro due sarebbero state solo delle mere spettatrici. Era per quello che gli altri Angoni mal sopportavano le missioni di babysitting, ma per Diana e Caecilia era diverso. Per loro era piacevole osservare e ascoltare quella coppia di amici.

«Andiamo al cinema», dichiaro il Principe poco dopo e Caecilia, mettendo in moto si apprestò a lasciare il garage per immettersi nelle strade di Insomnia.

«Quindi Iggy e Gladio...», esordì Prompto. 

«È il loro anniversario. Ho dovuto ordinare a Ignis di prendersi la serata libera. Fa sempre troppe storie. Neanche fossi un moccioso con il bisogno di una badante».

Prompto ridacchiò. 

«Ah sì?», ironizzò, lanciando un'occhiata alle loro accompagnatrici, sguardo che non sfuggì a Diana, che li teneva d'occhio attraverso lo specchietto retrovisore.

«Non ci vuole mica la scorta per andare al cinema».

«No ma il Generale Leonis la pensa in modo diverso e anche Ignis e Gladio».

Era un discorso che le due Angoni avevano già sentito parecchie volte. Il Principe era solito parlare come se loro due fossero sorde o non esistessero, si lamentava apertamente, mentre Prompto cercava di rabbonirlo. Altri Angoni provavano un po' di risentimento per quell'atteggiamento ma non quelle due.

Per loro osservare le vicende di quel piccolo gruppo di amici era come il guardare un film alla televisione.
Già da tempo erano infatti venute a conoscenza della relazione tra lo Scudo del Re e il suo Consigliere - rinominati per semplicità Gladnis - e non da poco si erano rese conto dei sentimenti che i due più giovani sembravano provare l'uno per l'altro - Promptis. Era interessante osservarli e desiderare magari di poter assistere ad un qualcosa di più - infatti, parecchie volte, Diana si era ritrovata a mormorare tra sé e sé dei: «Now kiss», quando la situazione sembrava farsi più intima e perfetta per un bacio.

Perché, senza troppa vergogna, Diana e Caecilia si sarebbero auto-definite delle 'osservatrici' o, per i più esperti, avrebbero anche usato il termine di 'fangirls'. Per loro era quasi normale 'shippare' sia personaggi fittizi che persone reali, e il Principe Noctis e il suo seguito erano ovviamente i loro preferiti.

Certo, era un po' imbarazzante - oltre che pericoloso per le loro carriere - ma alla fin fine non facevano male a nessuno.

L'importante, quello era più che chiaro, era che quei loro pensieri rimanessero sempre per loro e non di dominio pubblico... visto che in caso contrario erano quasi certe che Re Regis sarebbe stato ben disposto a rimettere in auge la pena di morte - soprattutto quando avrebbe scoperto che le due lo shippavano con il suo Scudo.

 

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