Satis esse potuisse videri
Mar. 21st, 2020 02:28 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Fandom: Pokémon
Personaggi:! Laburno, Dandel
Rating: NSFW
Parole: 325
Prompt: Satis esse potuisse videri - è sufficiente sembrar di avere il potere (Virgilio).
Note:
Dedicata tutta a Tatsu ù_ù
Facciamo credere a Laburno di avere il potere su Dandel XD anche se sappiamo tutti che non è vero XD sembra che lo abbia ma invece è tutto in mano a Dandel LOL
Laburno sognava di sconfiggere Dandel sin da quando quest'ultimo lo aveva battuto per la prima volta, aggiudicandosi il titolo di Campione.
Erano amici - migliori amici, se non di più - ma quello non gli impediva di volerlo vedere in ginocchio, mentre tutte le persone dello stadio invocavano il suo nome a gran voce.
Desiderava quel potere, ma per il momento non era ancora riuscito a coronare quel suo sogno… anche se, sapeva di avere ugualmente la possibilità di vedere Dandel in ginocchio ogni volta che lo desiderava.
E, onestamente, c'era niente di più bello e potente del vedere il Campione con il capo tra le sue gambe, gli occhi socchiusi e le labbra strette attorno alla sua erezione.
Ad ogni movimento della testa poteva chiaramente sentire i denti stuzzicarlo in modo quasi giocoso, le guance stringersi mentre succhiava e... e Laburno a quel punto perdeva quasi il senno.
Gemeva e tirava indietro il capo ansimando, cercando di reggersi in piedi nonostante le gambe sempre più molli e instabili. Afferrava, come se fosse il suo unico appiglio, i capelli di Dandel e vi stringeva attorno il pugno, tremando visibilmente.
I versi soffocati di Dandel vibravano sulla sua erezione ed era... perfetto. Dandel era stupendo, anche mentre cercava di assecondare i movimenti del bacino che Laburno a malapena riusciva a trattenere.
Forse non era ancora giunto il suo momento, quello che lo avrebbe portato a strappare il titolo di Campione a Dandel... ma in quegli istanti non gli importava. Perché non c'era niente di più prezioso e perfetto del potere che poteva esercitare sul suo amante, inginocchiato sul freddo pavimento. Con le labbra sporche di sperma e gli occhi d'oro che lo fissavano con una leggera e quasi naturale malizia.
Era perfetto e, soprattutto, gli apparteneva.
E Laburno era così convinto di possedere quel potere, da non rendersi neanche conto di essere lui quello soggiogato dallo sguardo di Dandel… ma probabilmente non era per davvero importante.