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Fandom: Fire Emblem Three Houses
Personaggi: Dedue Molinaro, Ashe Durant
Rating: SFW
Parole: 830
Prompt: When you smile you knock me out, I fall apart and I thought I was so smart.
Ashe era sempre stata una persona particolarmente curiosa. Amava passare del tempo in biblioteca a leggere, parlare con i vecchietti per ascoltare le loro storie oppure origliare quelle dei mercenari, solo ed esclusivamente per catturare più conoscenza possibile.
Tuttavia vi era un argomento in particolare che tutti sembravano evitare: Duscur.
Era una sorta di taboo e, ovviamente, Ashe poteva capire fin troppo bene il motivo di quell’atteggiamento… ma dall’altra parte Ashe aveva più di un motivo per provare curiosità nei confronti di quella terra, e Dedue era uno dei più importanti.
Le poche cose che conosceva sulla terra del suo compagno, infatti, gli erano state raccontate proprio da quest’ultimo, ed avevano acceso in lui un crescente bisogno di conoscenza e di ‘bisogno’.
Perché ogni volta che si parlava di Duscur, gli occhi di Dedue si illuminavano un poco, ed Ashe voleva sapere sempre di più per rendere felice la persona che amava… magari mostrandogli non solo il suo impegno nel voler scoprire sempre di più sulle tradizioni e leggende duscuriane, ma anche sorprenderlo. Forse era 'eccessivamente romantico', ma Ache voleva per davvero vedere gli occhi di Dedue riempirsi di meraviglia, le sue labbra piegarsi verso l'alto e i tratti del suo viso distendersi.
Voleva vederlo brillare di gioia, perché niente al mondo per lui era anche solo lontanamente paragonabile alla felicità del suo compagno.
Sfortunatamente però non conosceva nessun duscuriano disposto ad aiutarlo - escluso Dedue, ovviamente -, e tra i suoi amici e compagni, ben pochi si erano mai interessati a simili dettagli. E, a essere onesto, non poteva dare loro torto.
Prima di tutto era lui quello innamorato di un duscuriano, e come seconda cosa molte delle sue amicizie neanche conoscevano le tradizioni del Fòdlan: figurarsi quelle di una regione che per tanto, troppo tempo era stata vista come nemica. Era una causa persa in partenza.
Ad accorrere in suo aiuto - o meglio: ad approfittare del suo bisogno - fu tuttavia Anna, la mercante.
Era una donna scaltra ma, per la disgrazia delle finanze di Ashe, era anche l'unica in grado di potergli procurare per davvero tutte le informazioni che gli servivano sotto forma di rari e introvabili libri.
Era cara, ma per Dedue era Ashe disposto anche a compiere dei lavoretti secondari. Tutto per quel sorriso.
Perché per quanto Ashe si reputasse intelligente - nella norma, in realtà - gli bastava vedere le labbra del suo compagno piegarsi leggermente verso l’altro, timidamente, per cadere letteralmente al tappeto. Ogni volta che Dedue sorrideva, lui finiva per innamorarsi ancora e ancora del suo partner.
E animato da quelle convinzioni, si ritrovò a divorare letteralmente quei volumi così rari e apprese come una spugna ogni concetto spiegato nero su bianco di quelle pagine... e solo dopo un lungo mese di preparazione - con il tempo che diventava sempre di meno - poté dirsi pronto a mettere in atto il suo piano.
Era la seconda settimana della Luna della Viverna, e Ashe aveva provveduto a tutto. Prima di tutto aveva chiesto a Dimitri - al Re, non doveva dimenticarlo - se almeno per mezza giornata potesse fare a meno di Dedue, il suo secondo in comando, e dinanzi alla risposta positiva del sovrano, Ashe si era premurato di preparare dei piatti tipici di Duscur da poter servire al suo compagno.
Infine, utilizzando come cornice della serra e dei fiori appena sbocciati, Ashe aveva cercato di intrecciare i suoi capelli secondo l'usanza della terra di Dedue e con una sorta di inchiostro - estratto da una pianta - aveva disegnato intricati tatuaggi su entrambe le mani. Non era stato semplice imparare quell'arte e sapeva benissimo che il suo risultato era tutto fuorché preciso, ma aveva fatto del suo meglio per onorare le tradizioni duscuriane e la persona che amava.
Era tutto pronto, mancava solo Dedue che avrebbe sicuramente fatto il suo ingresso nella serra da lì a qualche minuto - spedito in quel luogo dallo stesso Dimitri.
Infatti, Ashe non dovette attendere oltre. Vide prima la sagoma possente del suo compagno oltre il vetro opaco della serra e infine, con la porta che veniva aperta con estrema delicatezza, ad apparire fu Dedue.
Assunse subito un'espressione sorpresa dinanzi ad Ashe e quest'ultimo gli rivolse un sorriso lieto prima di mormorare un: «Buon anniversario, Dedue», con uno stentato dialetto duscuriane che, tuttavia, riuscì nel suo intento.
Il viso del suo compagno si riempì di meraviglia e gioia, i suoi occhi color dell'erba fresca corsero da una parte all'altra, incantati e attratti da tutti quei dettagli tipici della sua terra, per posarsi infine, carichi di affetto, proprio su Ashe.
Fu un bacio quello che lo travolse da lì a qualche istante dopo. Le braccia di Dedue lo strinsero con forza senza però fargli male, e Ashe stesso si ritrovò ad aggrapparsi a lui, insinuando la mano tra i capelli del giovane uomo come per impedirgli di allontanarsi.
Perché Dedue era la persona che amava e non lo avrebbe mai lasciato per niente al mondo.