Caos Mentale
Mar. 15th, 2025 09:30 pm![[personal profile]](https://www.dreamwidth.org/img/silk/identity/user.png)
Prompt: Caos
Rating: SAFE
Fandom: Kuroko no Basket
Personaggi: Shuuzou Nijimura, Shougo Haizaki, Ryouta kise
Warning: future fic
Parole: 920
«Preferiresti fottere lui al posto mio?»
Nijimura sentì il respiro mancargli a causa di quella domanda fin troppo esplicita ma, soprattutto, a causa dello sguardo malizioso che Haizaki e Kise gli stavano rivolgendo.
Come era finito in quella situazione?
La sua testa era nel caos più totale e, come c’era da aspettarselo dopo qualche bicchiere di troppo, aveva dei ricordi particolarmente offuscati.
Ricordava della rimpatriata che avevano fatto con i vecchi membri della Generazione dei Miracoli nell’immensa villa di Akashi, e di essere rimasto sorpreso nel vedere Haizaki e Kise insieme - in realtà era stato destabilizzante rivedere Haizaki in generale insieme a tutti i loro vecchi compagni.
I due gli erano apparsi affiatati, li aveva visti ridere e scherzare ed era stato… bello.
Shuuzou aveva come sentito un peso sollevarsi dal suo petto perché, dopo tutti quegli anni, era in grado di vedere la ‘sua squadra’ finalmente unita.
Si era quindi lasciato trascinare dall’entusiasmo, ascoltando le loro storie e scoprendo la direzione che avevano preso le loro vite.
Non era rimasto sorpreso nello scoprire che tutti, in un modo o nell’altro, avessero continuato la loro carriera sportiva, mentre invece aveva riso di cuore nell’immaginare Midorima come novello medico pediatra perché mai in vita sua si sarebbe aspettato di vederlo intraprendere proprio quel campo di studi.
Poi, però, le sue attenzioni erano tornate su Kise e Haizaki che, incredibilmente, erano entrambi dei modelli. Per Ryouta non c’era da sorprendersi ma per quanto riguardava Shougo?
Nijimura non riusciva nemmeno a immaginare come una persona come Haizaki fosse arrivato a fare quel lavoro.
Era indubbiamente affascinante, e lo sport aveva reso il suo corpo atletico con i muscoli al posto giusto, ma perché proprio il modello?
Non che ci fosse qualcosa di male, ma Shuuzou aveva iniziato a provare una tale curiosità da sembrare quasi maniacale. Doveva sapere e aveva chiesto: «Cosa mi sono perso in questi anni?!»
Aveva ascoltato, pendendo dalle labbra dei suoi ex kohai, la storia di come si fossero ritrovati a lavora per caso insieme e della nascita della loro amicizia. Come avessero scoperto di avere molto in comune e che era più divertente essere alleati che nemici.
Nijimura aveva intuito malizia in quelle parole e si era sentito quasi a disagio ed anche eccitato… poi il caos - noto come alcol - aveva preso il sopravvento.
Si era ritrovato con le spalle letteralmente al muro e la bocca di Haizaki premuta sulla sua. Il come e il perché gli erano sconosciuti, ma Shuuzou si era sentito così assuefatto da quelle sensazioni da non farsi troppe domande lì sul momento.
Sapeva solo che il corpo di Haizaki aderiva perfettamente al suo e che era caldo e piacevole.
«Per essere uno che mi stava mangiando con gli occhi sei un po’ troppo passivo, capitano,» lo aveva stuzzicato Shougo.
«In realtà stava fissando entrambi, Haizakicchi.»
E con quella frase, arrivata dal nulla, Nijimura aveva letteralmente iniziato a perdere la testa e il contatto con la realtà.
Si stava baciando con Haizaki, quello era chiaro, ma da quando Kise era lì presente? Quanto aveva visto? Quali erano le sue intenzioni?
Poi era arrivata la bocca di Ryouta sulla sua, inaspettata ma non per questo meno gradita.
Che cosa stava succedendo?
Shuuzou non lo sapeva e faticò addirittura a seguire il breve battibecco dei due che si era concluso con quella domanda che tanto lo aveva turbato e, soprattutto, eccitato come non mai: «Preferiresti fottere lui al posto mio?»
Aveva balbettato facendo correre gli occhi da uno all’altro, incapace di rispondere a causa del caos che stava regnando nella sua testa.
Cosa voleva fare? Chi voleva?!
Si stava agitando e nascose il viso tra le mani, rendendosi conto di avere tutto il corpo intorpidito, probabilmente dall’alcol.
Cercò di parlare e sentì la sua stessa voce giungere alle sue orecchie come un suono estraneo, il mugugno incomprensibile di una persona che si stava risvegliando.
Quella consapevolezza lo colpì come un treno, investendolo sia di sollievo per essere scampato a quell’assurda situazione onirica, che di frustrazione perché… beh: erano pur sempre Kise e Haizaki quelli che volevano scopare con lui.
Aprì gli occhi, scoprendo il soffitto della stanza degli ospiti della villa di Akashi, e prendendo un lungo respiro si rese conto di un peso sul suo petto. Qualcosa di caldo e di vivo era appoggiato su di lui, ma non solo: poteva avvertire la stessa sensazione anche sul lato sinistro, con il braccio bloccato sotto quello che sembrava essere un corpo.
Mosse le gambe, scoprendole intrecciate ad altre, ennesima conferma del fatto che non fosse solo.
Nijimura strinse le labbra e sollevò il capo che lasciò ricadere subito nell’incredulità.
Kise e Haizaki stavano dormendo su di lui, e dal calore che sentiva… erano tutti e tre nudi.
La confusione prese di nuovo il sopravvento, era ben poco fraintendibile quello che doveva essere successo.
Non era stato un sogno.
Era davvero successo e lui non ricordava niente.
Shuuzou emise un lamento soffocato, chiudendo gli occhi per cercare di farsi strada nel caotico groviglio di pensieri.
Poteva essere davvero così sfigato e stupido da essersi ubriacato e aver dimenticato quella che poteva essere stata la scopata più grandiosa della sua vita?
Evidentemente sì, ed era tremendamente imbarazzante… ma mai quanto lo sarebbe stato il risveglio di quei due.
Che cosa gli avrebbe detto? Loro avrebbero ricordato?
Che cosa sarebbe successo?
Nella migliore delle ipotesi Nijimura avrebbe potuto chiedere un bis… ma nella peggiore, beh: non voleva nemmeno immaginarlo.