Mar. 6th, 2020

Dear Felix

Mar. 6th, 2020 09:31 am
kurecchi: (Default)
 

DEAR FELIX

Fandom: Fire Emblem Three Houses

Personaggi: Sylvain Jose Gautier, Felix Hugo Fraldarius

Rating: SFW

Parole: 1170

Prompt: Non convenzionale - Lettera

Note:

  1. L'amore di Sylvain in brevi lettere che non verranno mai recapitate… o almeno così crede lol


Caro Felix.

Fa strano iniziare in questo modo una lettera che non ti verrà mai recapitata, ma mi aiuta scrivere queste righe immaginando di parlare con te.

So che posso attraversare il corridoio e raggiungere la tua camera, so che posso parlare per davvero con te di ogni cosa… ma al tempo stesso non posso. Perché certe cose non riesco proprio a dirle, neanche a te che sei il mio migliore amico.

Potrei partire dicendo che odio il mio segno, che non voglio far parte di una famiglia che vuole praticamente vendermi per avere degli eredi, che non sopporto quel peso né le apparenze che devo mantenere. Ma sono tutte cose che tu già sai… ciò che non sai sono i miei veri desideri.

Desidero la libertà.

Desidero amare e sposare chi voglio io senza dovermi preoccupare di dover dare alla mia famiglia un erede con un segno.

Desidero, più di ogni altra cosa amare te.

Per fortuna non stai leggendo queste righe, perché dubito che potresti accettare i miei sentimenti. Sono un donnaiolo, il più grande idiota del Fòdlan, lo so… non fai altro che ripetermelo. Ma anche io ho dei sentimenti. 

Oh, so che non vuoi ferirmi, so che sai che sono pure io una persona ma è diverso.

Ti conosco e non accetteresti mai il mio amore.

Perché? Non lo so, sono sincero, ma so che è così e basta.

Sarò sicuramente un codardo nel donare questa confessione ad una lettera che non verrà mai spedita… ma sento il bisogno di confidarmi e di aprire il mio cuore in qualche modo.

Quindi, io ti amo Felix Hugo Fraldarius.

Ti amo e vorrei trascorrere la mia vita con te, mandando al diavolo i segni e la stirpe dei Gautier.

Beh, mi sento sempre più stupido mentre scrivo queste parole ma… a presto.

Sempre tuo, 

Sylvain Jose Gautier


-_-_-_-


Caro Felix, 

sì: sto ancora scrivendo delle lettere che non potrò mai recapitare. Ma continua a farmi stare bene il poter parlare con te in questo modo.

Oggi mi hai salvato la vita dal padre e dal fratello di quella ragazza che ho corteggiato. Sono disgustoso e insaziabile, vero?

Qui scrivo che ti amo però vado dietro alle gonnelle delle ragazze, quanto può valere il mio amore? Meno di zero probabilmente.

Non mi voglio giustificare. Posso ripetere all'infinito che lo faccio solo per mantenere le apparenze con mio padre, ma non è un quel modo che funziona.

Sono una pessima persona, e non mi merito niente da te.

Mi dispiace. Mi dispiace davvero.

Vorrei essere migliore ma sono debole, nonché un idiota. 

Scusami davvero Felix.

A presto, 

Sylvain


-_-_-_-


Caro Felix.

Questa volta l'idiota sei tu.

Perché ti sei messo in mezzo tra me e quel cavaliere? 

Potevo gestire la situazione, e anche se fossi rimasto ferito… che importa?!

Non dovevi metterti in mezzo. Non dovevi rischiare la tua vita per la mia!

Non capisci come mi sono sentito? È stato come morire, come se la mia anima venisse spezzata in due e la mia carne dilaniata.

La paura di perderti è il mio incubo peggiore, quindi ora risvegliati.

Ti prego.

Torna da me e non lasciarmi più.

Sylvain


-_-_-_-


Caro Felix,

non ti scrivo da molto - e tu dirai "Non mi hai mai scritto, idiota!" -, ma non importa.

Ho sentito il bisogno di scriverti di nuovo per evitare di fare stupidaggini.

Sono passati cinque anni dall'attacco al Garreg Mach, dall'inizio della guerra contro l'Impero e tutto il resto.

Le nostre strade si sono un po' divise, avevamo le nostre rispettive case da proteggere ma ora siamo di nuovo qui. Come ai tempi dell'Accademia.

E questo mi ha fatto rendere conto di quanto mi sia mancata immensamente la tua presenza. Mi spiego, mi sei mancato. Sempre. Ogni giorno. Ogni ora. Ma mi è mancato vivere con te, lontano da mio padre.

È come se il monastero mi permettesse di vivere la vita che voglio, con te accanto. È egoista da parte mia sperare che la guerra duri di più solo per stare con te, lo so… ma quando tutto finirà io dovrò prendere sicuramente moglie e tu scomparirai.

Odio questi pensieri.

Odio non poter avere la vita che voglio.

Non potere avere te.

Per te sono cambiato, forse non lo sai ma ho smesso di andare con tutte le ragazze che corteggio. Quando vado alla locanda bevo e mi diverto con gli altri Cavalieri, ma non mi allontano con nessuna ragazza.

Sorpreso eh? L'ho fatto perché non riuscivo più a sopportare di tradirti. Patetico, lo so.

Le voci sul mio conto però sono quelle che sono e non posso cambiarle. Tu hai la tua visione del sottoscritto, e non posso cambiarla.

Per te sarò sempre un donnaiolo, ma va bene. Davvero. Me lo sono meritato.

Meglio la maschera del donnaiolo che il mio vero aspetto, no? Il deviato. Quello innamorato del suo migliore amico. La vergogna dei Gautier.

In realtà, io preferirei essere il vero me con te al mio fianco… anche se significherebbe condannarti ad una vita di sguardi maligni, pettegolezzi, senza una vera famiglia.

Sono egoista, ma fortunatamente non fino a quel punto.

Ti amo e per te voglio il meglio, che evidentemente non sono io.

Sylvain


-_-_-_-


Sei un idiota.

So che stai leggendo questa lettera perché l'ho messa in cima alle tue, quindi te lo ripeto ancora una volta: sei un idiota.

Non volevo scoprire i tuoi sentimenti in questo modo, non mentre andavo a cercarti un cambio d'abito per quella stupida ferita che ti sei fatto per proteggere me.

Ho visto il mio nome e ho letto. Ho letto tutto e sei un idiota di primissima classe.

Non sono bravo con le parole, questo lo sai. Sono bravo con la spada e a combattere, quindi sarà difficile dirlo. Ma non si può dire che non ci proverò.

Prima di tutto. Mi metterei SEMPRE tra te e gli altri cavalieri. Con tutti gli allenamenti che salti a volte temo che tu non sia in grado di difenderti e tocca a me farlo. Perché? Perché sei importante per me.

Questo mi porta al secondo punto. Sei importante. Sei il mio migliore amico. Sei la persona alla quale tengo di più al mondo. Sei la persona che amo. Da sempre.

Per questo sei un idiota. Perché non ti sei mai reso conto dei miei sentimenti, ma forse gli idioti sono due. Perché neanche io l'ho mai capito.

In ogni caso… possiamo affrontare tutto insieme. Lo abbiamo sempre fatto.

A chi importa dei segni, dell'eredità e tutto il resto? Io lascerò tutto e diventerò un mercenario e… vorrei che tu fossi al mio fianco.

È imbarazzante scrivere queste cose. Mi sono umiliato abbastanza, ma ho scritto quello che volevo scrivere.

Se vorrai altre risposte, o darmi la tua… appena la Prof Manuela di dimetterà so che vorrai scrivermi - ho capito come funziona la tua testa - di conseguenza so che leggerai queste parole. Quindi… ti aspetto alla Torre della Dea.

Io sarò lì, quindi vedi di non fare tardi.

Felix

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GARREG MACH ASK BOARD

Fandom: Fire Emblem Three Houses

Personaggi: un po' tutti

Rating: SFW

Parole: 605

Prompt: Non convenzionale - Chat fic

Note:

  1. NIENTE È UNA FOLLIA XD 



GARREG MACH - ASK BOARD

Topic: Come si chiama il Piantone?!

IgnArt chiede:

Chiedo per un amico. Qualcuno sa come si chiama il Piantone?


Risposte (24)

HEELda scrive:

Qualcuno qui ha una cotta, eh? "Chiedo per un amico", dicono tutti così. 


FEAR.THE.DEER scrive:

È carino, vero? So che molti hanno messo gli occhi su di lui.


S1_lv@in scrive:

Qui non si sta rispondendo alla domanda però! Come si chiama? Mi avete messo la pulce nell'orecchio!


Felix scrive:

Sei insaziabile.


DoroDiva scrive:

Io so come si chiama~ ma non sarebbe più carino andare a chiedergli di persona queste cose?~


Gatekeeper scrive:

EHM… non sapevo di essere così famoso.


By_Lets scrive:

Ciao Samuel


(leggi altri commenti…) - (Rispondi) 



GARREG MACH - ASK BOARD

Topic: Cosa significa "peripatetico"?

Brigid.Pride chiede:

Non capisco il significato. Ho letto la parola in un libro di filosofia.


Risposte (7)

ImFerdinandVonAegir scrive:

Riguarda quelli che succede quando si va a passeggiare.


DoroDiva scrive:

Da non confondere con il femminile. Non è per niente carino.


EdgeLady scrive:

Qualcuno ha osato darti della peripatetica?!


Brigid.Pride scrive:

Cosa è una peripatetica?


Linzzz scrive:

Una prostituta. Una donna di malaffare che offre prestazioni sessuali a pagamento.


CaspBrawler scrive:

LIN!


Brigid.Pride scrive:

Ora ho capito.


(Rispondi)



GARREG MACH - ASK BOARD

Topic: State alla larga.

Htetes chiede:

Se non volete che vi vengano tagliate le mani (o qualcos'altro) tenetele lontane da Flayn.


Risposte (128)

L30n13 scrive:

Questa non è una domanda. LOL


S1_lv@in scrive:

Mi sento tirato in mezzo. Ma non ho ancora fatto niente


RedHairAnne scrive:

A N C O R A?! 


Htetes scrive:

@S1_lv@in sei il primo della lista


FlyFly.in scrive:

TI PREGO. SO BADARE A ME STESSA.

NON COSTRINGERMI AD ANDARMENE VIA DI CASA!


Htetes scrive:

FLAYN!


HEELda scrive:

@FEAR.THE.DEER le cose si stanno facendo interessanti lolol


(leggi altri commenti…) - (Rispondi) 



GARREG MACH - ASK BOARD

Topic: "I Segreti della Torre della Dea"?

As.he chiede:

Mi hanno detto che è stato ritirato dalla biblioteca. Perché?

Non capisco perché possa essere ritenuto 'proibito'...


Risposte (43)

In.grid scrive:

Temo sia a causa di Seteth. So che ha ritirato parecchi libri.


IgnArt scrive:

Davvero?! È proibito?


Marcie scrive:

Oh… se è proibito forse è meglio che sia così, no?


As.he scrive:

È solo la storia di due cavalieri!


Mitya scrive:

Mi informerò a riguardo Ashe.


S1_lv@in scrive:

Che tipo di storia? Posso aspettarmi cose piccanti?


In.grid scrive:

PIANTALA SYLVAIN!

@as.he hai letto "Le cronache di aria e vento"?!


(leggi altri commenti…) - (Rispondi) 



GARREG MACH - ANONYMOUS BOARD

Topic: Consiglio

Anonimo chiede:

Credo che mi piaccia il mio migliore amico. Ma è un idiota.

Che cosa posso fare?


Risposte (7)

In.grid scrive:

Parlagli.


Mitya scrive:

Parlagli.


RedHairAnne scrive:

Parlagli.


S1_lv@in scrive:

PARLAMI


Felix scrive:

NO!


S1_lv@in scrive:

Felix ti sei dimenticato di rimettere l'anonimo XD


Anonimo scrive:

Cazzo.


(Rispondi)



GARREG MACH - ANONYMOUS BOARD

Topic: ???

Anonimo chiede:

Credo che un ragazzo ci stia provando con me… ma non so che cosa fare. 


Risposte (18)

Lyssy scrive:

La board anonima si è trasformata in una board per consigli d'amore?


The2 scrive:

Immagino tu debba prima di tutto capire se ti piace o meno questa persona. Prima di agire fai chiarezza sui tuoi sentimenti


DoroDiva scrive:

Sei sicuro che ci stia provando con te?


Anonimo scrive:

@DoroDiva Non è facile. A volte sembra che lui non sia capace di prendere niente sul serio… ma le altre volte sembra che non stia scherzando e credo che piaccia anche a me


FEAR.THE.DEER scrive:

Guardalo negli occhi. Quelli non mentono mai.


Anonimo scrive:

Ora ho… le idee più chiare, credo. Verrò a cercarti.


HEEL.da scrive:

Awwww


(leggi altri commenti…) - (Rispondi) 


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Fandom: Originale 

Personaggi: Originali

Rating: SFW

Parole: 1530

Prompt: Indonesia

Note:

  1. Originale dal sapore amaro XD forse avrei dovuto approfondire il setting, ma non ne sono in grado XD spero però che si comprenda l'idea della fine dell'infanzia ecc ecc 


Era con le lenzuola appiccicate alla pelle sudata e con l’asfalto ardente che andava a creare dei miraggi simili a delle distese d’acqua lungo tutta la strada, che l’estate iniziava a stringere il suo asfissiante abbraccio su tutta la città di Althea.

Ogni anno si era sempre mostrato differente da quello che lo aveva preceduto, alcuni erano stati più caldi ed altri, al contrario, così miti da rendere vivibile persino la capitale di Egea. Quello, tuttavia, non era mai stato un problema per Caleb Tenebris, perché lui sin dai suoi primi ricordi, aveva sempre trascorso i mesi estivi nella vecchia casa in pietra di sua nonna nelle lontane e fresche campagne di Althea.

Per quei quaranta giorni di pausa estiva, lui si immergeva nel verde, rassicurato dalle alte fronde degli alberi e delle immense e misteriose montagne di quel regno che proteggevano quel luogo, dove il tempo sembrava quasi essersi fermato a quando ancora l’uomo non sentiva la necessità di costruire grandi palazzi e strade. Gli alberi crescevano rigogliosi e forti, mentre i prati di fiori colorati si muovevano placidi accarezzarti dal vento, trasportando profumi e suoni che solo la natura poteva creare con la sua magia.

Caleb ama con tutto se stesso passare del tempo in quel paradiso. Lì non sentiva il bisogno di nascondersi o di sentirsi inadatto a causa della sua intelligenza, per quel motivo aveva sempre preferito di gran lunga la quieta calma del bosco a qualsiasi altra cosa.

Forse il suo atteggiamento poteva essere visto come strano per un bambino di otto anni, ma nulla in Caleb poteva essere definito ‘normale’ se si voleva essere sinceri, perché così come tutti i membri della sua famiglia, anche lui era nato con la predisposizione alla magia e sin dall’infanzia gli era stato imposto un certo rigore e ferreo controllo sui suoi poteri. Era più maturo dei normali bambini della sua età, più intelligente, e presto avrebbe addirittura potuto rendersi tra i banchi della prestigiosa Accademia di Magia di Ilysse. Un onore per lui e per la sua famiglia, e per quanto Caleb fremesse alla sola idea di poter finalmente partecipare a quelle lezioni, era anche pienamente consapevole che solo in quel luogo poteva ascoltare il leggero frinire dei grilli e i versi di tutti gli altri animali che abitavano la zona. Lasciarsi carezzare dal venticello fresco che rendeva ben più sopportabile l'afa estiva e osservare con un'ammirazione sempre nuova i raggi solari che filtravano quasi timidamente tra le fitte fronde degli alberi, creando nell'aria strani giochi di luci.

Quella era per lui la vera magia, non i piccoli incantesimi e i trucchetti che aveva imparato sui libri di famiglia… e niente di tutto quello poteva essere visto in città.

Di conseguenza, Caleb aveva continuato a cercare riparo in quella casa fatta da antiche mura in pietra e magia dove, senza venire escluso per la sua intelligenza e predisposizione magica, poteva finalmente uscire con un libro sotto braccio e leggerlo ai piedi di un albero, circondato dalla natura e da tutti i suoi misteri.

Passava ore chino sui libri e solo talvolta lasciava che fosse la curiosità a guidarlo, portandolo a vagare tra quei paesaggi pacifici, ispirando profumi che per mesi avrebbe solo potuto immaginare e sognare.

Fu proprio in quelle sue esplorazioni che la sua strada si incroció con quella di Neilos, uno spirito dell'acqua.

Aveva raggiunto una sorta di culla tra le montagne e la foresta. Era immersa nel verde, con piccole cascate che si riversavano nell'acqua limpida di un lago.

Già il luogo di per sé gli sembrò magico, perfetto per le sue ore di lettura all'ombra delle alte fronde degli alberi, ma lo divenne ancora di più quando una figura mastodontica apparve dinanzi ai suoi occhi, spaventandolo e facendolo cadere con il sedere per terra per lo stupore.

Lo spirito aveva assunto l'aspetto di un drago. Bianco e azzurro, con le scaglie che sembravano quasi brillare d'argento nella luce del sole.

Era sua intenzione spaventarlo e allontanarlo, quello era chiaro, ma Caleb non aveva paura. Gli spiriti non erano malvagi, erano solo protettivi e territoriali, e lui si era addentrato in un territorio probabilmente sacro o importante per quell'essere.

Fu quello il suo primo incontro con Neilos e, decisamente non fu l'ultimo.

Caleb infatti tornó più volte in quella stessa culla, studiando e disegnando lo spirito, cercando di parlarci e di attirare la sua attenzione. E lentamente Neilos si aprì a lui, mostrandosi in una forma umana, più simile a lui.

Non amichevole - il sul carattere doveva essere quello -, ma in un certo qual modo gentile, tant'è che Caleb iniziò a considerarlo il suo primo e vero amico.

Con lui riusciva a parlare, poteva mostrargli i suoi poteri e rideva. Era felice in quel luogo e con quello spirito e non sapeva neanche il perché di quelle emozioni così naturali.

Ma anche quella felicità era destinata a finire almeno fino all'estate successiva. Quei quaranta giorni erano passati veloci e Caleb aveva paura di perderlo.

«Resteremo per sempre amici, vero Neilos?», gli chiese infatti durante un assolato pomeriggio.

Il rumore delle cascate che si infrangevano nelle acque del lago lì cullava delicato e piacevole.

Lo spirito accanto a lui sbuffó, evitando di guardarlo. Tenne infatti gli occhi fissi sulle piccole cordicelle che stava intrecciando. Neilos amava costruire piccoli oggetti.

«Sei proprio un idiota», borbottó, causando in Caleb una lieve risata.

«Con il tuo caratteraccio nessuno ti vorrebbe come amico!»

«Allora perché vuoi esserlo tu?», domandò Neilos, alzando finalmente lo sguardo solo per scontrarsi con il sorriso di Caleb, sincero e puro.

«Perché così posso essere l'unico per te», rivelò il ragazzino. Caleb sa di aver messo un pizzico di infantile egoismo nella sua affermazione, ma l'idea di poter essere il solo a stare con Neilos lo rendeva felice.

«Lo ripeto», sbuffò ancora lo spirito, «sei un idiota», concluse tuffandosi nella pozza d'acqua, nascondendo in quel modo il rossore che era andato a colorargli le guance ma che non era sfuggito a Caleb.

Era un ottimo osservatore.

«Ehi! Torna qui! Lo sai che non so nuotare bene!», si lamentó subito il ragazzino agitato, emettendo poi un urletto sorpreso quando Neilos riemerse davanti a lui.

Aveva le labbra piegate in un ghigno divertito che gli costò uno schizzo in pieno volto e le guance di Caleb gonfie per l'offesa.

Lo spirito sembrò non reagire, infatti nuotó verso il ragazzino, posizionandosi tra le sue gambe per potergli stare più vicino.

«Ho cambiato idea», sbottó Caleb cercando di allontanarsi, «Non voglio più esserti amico!», proseguì con un tono infantile.

Ovviamente non pensava realmente a quelle parole, desiderava solo far sentire lo spirito un po' in colpa.

Lo spirito però lo afferrò per un piede, impedendogli di scappare e trascinandolo poi con sé in acqua.

Caleb strillò, aggrappandosi a lui sorpreso.

«Neilos!»

Ci mise qualche istante per iniziare a muovere i piedi e per tenersi a galla da solo, e l'espressione contrariata sul suo viso venne raggiunta dai capelli ormai schiacciati sulla fronte bagnata e da un broncio.

Neilos accennó ancora un piccolo sorriso ed allungando le braccia fece cadere sul collo di Caleb la collana che, fino a anche momento prima, stava intrecciando con tanta attenzione.

«Che fai?», domandó curioso il ragazzino, abbassando il capo fino ad attaccare il mento alla base del collo. I suoi occhi videro subito una piccola pietra legata da quelle cordicelle come un ciondolo. Brilló subito di un tenue color verde acqua, come quel piccolo lago nella foresta. La osservó con più attenzione, incantato dai suoi riflessi, e solo in quel momento si rese conto di non avere tra le mani una semplice pietra ma una scaglia di Neilos.

«È un portafortuna», taglió corto lo spirito, interrompendo le domande che sicuramente Caleb avrebbe iniziato a rivolgergli.

«L'hai fatto per me», affermó infatti l'altro con voce un po' stridula per l'emozione, senza però mostrare neanche il minimo dubbio nelle sue parole. Lo spirito grugní imbarazzato, accettando poi, con delle lamentele poco convinte, l'abbraccio che Caleb gli regaló.

«Non ti dimenticherai mai di questo posto, vero?»

«Mai. E non mi dimenticherò mai di te. Sei il mio migliore amico!», affermò il ragazzino, felice.

Neilos sorrise, e forse per la prima volta Caleb - anche fa bravo osservatore - si lasciò sfuggire un dettaglio, probabilmente per la sua infantile ingenuità. Era un sorriso triste, quasi rassegnato.

Quello fu il loro ultimo incontro.

L'indomani Caleb lasciò la montagna tornando alla frenetica vita di Althea e, successivamente, a quella tra i banchi dell'Accademia di Magia di Ilysse.

Gli studi lo tennero lontano da quel luogo tanto amato, tant'è che con il tempo quell'avventura nella culla tra le montagne divenne quasi un bellissimo sogno per Caleb.

Un sogno vivido per il ciondolo che portava al collo - il suo portafortuna -, pur sempre un'invenzione della sua immaginazione.

Se un giorno Caleb si sarebbe ricordato di Neilos e di quell'ultimo sorriso, forse si sarebbe sentito in colpa per averlo abbandonato e dimenticato per tutti quegli anni… ma al tempo stesso si sarebbe anche ricordato della tristezza e della rassegnazione nel viso dello spirito. Neilos aveva sempre saputo e non avrebbe mai fatto una colpa a Caleb per averlo dimenticato.


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