Unica Anima
Mar. 30th, 2020 09:44 pmUNICA ANIMA
Fandom: Obey Me
Personaggi: Beelzebub, Belphegor
Rating: NSFW
Parole: 595
Prompt: Twincest
Note:
Mezza PWP senza troppe pretese XD
Belphegor stringeva con forza il cuscino a sé, mordendolo e tirandolo con forza con i denti pur di trattenersi dal gemere troppo forte. Ma gli sembrava estremamente complicato farlo mente Beelzebub, con la testa tra le sue gambe - spalancate in modo osceno -, si dava da fare per leccare e succhiare la sua erezione, come se non avesse mai assaggiato niente di più buono.
Il suo gemello era bravo in quel genere di attività, e Belphie non era neanche certo che quello potesse essere un vero complimento perché, d'altro canto, a nessuno - forse solo ad Asmodeus - sarebbe piaciuto sentirsi definire bravo nel sesso orale. In ogni caso, Beel lo era e Belphegor si sentiva davvero fortunato alla sola idea di poter essere l'unico a godere di quelle sue abilità innate.
Gemette ancora contro il cuscino quando sentì la lingua fuggire dalla sua erezione per spostarsi sui testicoli e, inconsciamente, si ritrovò a piantare i piedi sul materasso per poter spingere il bacino verso l'alto ed andare incontro alla bocca di Beelzebub. Lo sentí leccare con attenzione i testicoli, succhiare quella delicata pelle per poi scivolare ancora più in basso, in una parte così sensibile che Belphie non era neanche certo esistesse per davvero.
Quel piccolo lembo di pelle tra i testicoli e le natiche gli strappó infatti un verso più alto, che neanche il cuscino riuscì a trattenere. Ma a quel punto non gli interessava granché l'essere sentito dagli altri fratelli.
Ansimò il nome di Beel più volte, alzando ulteriormente il bacino per offrirsi a lui, e quando le mani del suo gemello si strinsero sui suoi fianchi, come per sorreggerlo, tutto sembrò quasi crollare. Perché la lingua di Beelzebub andò ad insinuarsi tra le sue natiche, lambendo l'orifizio stretto senza però neanche tentare di violarlo. Si limitò a giocarci, a leccarlo con cura e a premere poi contro quell'apertura senza mai andare oltre.
Lo stava assaggiando e per Belphegor quella era una vera tortura, piacevole ma insopportabile.
Lo pregò di andare avanti, di fare qualcosa - qualsiasi cosa! -, e solo dopo dei momenti che parvero quasi interminabili Belphie sentí finalmente la lingua del suo gemello fare una pressione più forte, fino a penetrare dentro l'orifizio.
Si concesse un verso di sollievo che mutò in altri gemiti e mugolii vogliosi e disperati nel sentire quella lingua muoversi dentro e fuori il suo corpo. Era una sensazione strana ed estremamente piacevole.
Presto infatti il suo corpo iniziò ad assecondare quei movimenti, chiedendo ancora di più. Era raro per Belphegor provare quei desideri così energici, ma era un qualcosa che poteva condividere solo con Beelzebub e nessun'altro, perché unicamente il suo gemello era in grado di risvegliare in lui quell'interesse fisico.
«B-Beel... ti prego», gemette, tentando di dare una voce al volere del suo corpo.
Solo quella supplica sembrò riuscire a destare Beel dalla sua attenta preparazione, incassi si sollevò e lo guardò quasi stupito.
«Sei delizioso, Belphie», mormorò leccandosi le labbra prima di spingersi verso il viso di Belphegor. Lo baciò, sorvrastando il suo corpo esile con il suo ben più possente.
Belphie abbandonò il cuscino per abbracciarlo e stringersi a lui, beandosi di quel calore tanto familiare quanto sensuale. Con una sola certezza a scaldargli ulteriormente il cuore.
Beel gli apparteneva e lui apparteneva a Beel. Non poteva che funzionare in quel modo tra di loro, perché d'altro canto erano gemelli. Un'unica anima divisa in due corpi, che solo in quegli istanti - mentre Beelzebub spingeva con attenzione il suo sesso all'interno del corpo di Belphegor - sembrava riuscire a ricomporsi.