Fandom: Promare
Personaggi: Galo Thymos, Lio Fotia
Rating: SAFE
Parole: 585
Prompt: Donec dies elucescat. - 'Fino a che non spunta il giorno.'
Note:
Dedicata a Lera <3
Quando Galo si era svegliato, trovando il letto vuoto, gli fu impossibile non dare inizialmente di matto alla sola idea che Lio se ne fosse andato, abbandonandolo.
Fortunatamente, quel momento di follia, duró ben poco perché i suoi occhi si posarono subito sulla familiare ed esile figura del suo compagno a pochi metri da lui.
Lio era seduto accanto alla finestra, con lo sguardo perso verso il paesaggio all'esterno nella camera. Indossava un pigiama pesante e, sulle spalle, aveva anche una copertina in pile.
Da quando i Promare se ne erano andati, era diventato più sensibile alle temperature e Galo - che di natura era un tipo estremamente caloroso - si era sempre mostrato più che comprensivo nei confronti del suo compagno. D'altro canto, piaceva anche a lui lo stringerlo a sé per riscaldarlo.
Ciò nonostante, vi erano dei momenti nei quali non era possibile risolvere tutto con un abbraccio.
«Ehi Lio?», lo richiamò infatti Galo, lasciando il letto per raggiungerlo accanto alla finestra. Promepolis era ancora avvolta dalle tenebre ma, all'orizzonte, si poteva iniziare a vedere una vaga e piacevole linea di luce.
Il suo compagno lo guardò con un mezzo sorriso di circostanza, segno della solita malinconia che lo coglieva in genere verso quell'ora del mattino.
«Mi... mancavano le loro voci», ammise. Non era una novità per Galo.
Lio aveva passato così tanto tempo in compagnia dei Promare, sentendo le loro voci e desideri, che improvvisamente il mondo gli doveva essere sembrato estraneo. Silenzioso e freddo, un luogo che non gli apparteneva più.
Ed in momenti come quelli che, per orgoglio, tendeva ad isolarsi anche se era ben consapevole del fatto che Galo era disposto a tutto pur di riempire quel vuoto.
Non sarebbe mai stato lo stesso, ne era consapevole, ma non avrebbe mai lasciato Lio da solo.
Infatti, con un sorrisetto, afferrò il suo compagno costringendolo ad alzarsi dalla sedia che aveva trascinato fin lì. Fu uno scambio di posti veloce e anche scontato, perché in un solo attimo Galo attirò di nuovo su di sé Lio, costringendolo non solo seduto sulle sue gambe ma anche stretto in un abbraccio caldo e affettuoso.
«Restiamo insieme fino a che non spunta il giorno?», propose con tono allegro e genuino, che strappò finalmente un vero sorriso a Lio.
Non esistevano parole per consolarlo, Galo lo sapeva bene, per quel motivo usava ben altre armi per aiutarlo: e il suo amore era uno di quelli.
Lio infatti sembrò non esitare nel posare le labbra sulle sue in una tenera carezza a mo di ringraziamento.
«Crollerai prima di vedere i primi raggi del sole», gli fece presente, sistemandosi meglio nell'abbraccio di Galo.
«Sono abituato a fare i turni notturni. Non mi addormento mica per così poco!», ribatté con convinzione, anche se era onestamente sicuro della veridicità delle parole di Lio… ma d'altro canto, non era una gara a chi rimaneva più sveglio. Perché se Galo era lì, era anche per condividere con Lio quel legame che avevano formato quando avevano salvato l'intera Terra.
«Vedremo», mormorò Lio in risposta, mostrandosi finalmente rilassato.
Anche se dei Promare ormai non rimaneva altro se non un ricordo, ciò che condividevano era molto più importante di ciò che Lio aveva perso.
Ovviamente, Galo, si sarebbe riaddormentato da lì a poco e non sarebbe rimasto per davvero fino allo spuntare del giorno… ma non importava, perché anche se non sarebbe stato sveglio a Lio sarebbe bastato sapere che Galo ci sarebbe sempre stato, alba dopo alba. Non lo avrebbe mai abbandonato.